GEP-2020 - Parco Archeologico Castiglione di Paludi

Event
VIA SAN MARTINO, 87060, Paludi
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10 October 2020
Overview

Il Parco Archeologico di Castiglione di Paludi, dislocato su
un’altura (334 m. s.l.m.) articolata in due aree dalla sommità
pianeggiante e collegate tra loro da una sella centrale, occupa un’area
di ca. 40 ha, in posizione isolata rispetto alle vicine colline
dell’entroterra rossanese e a controllo del corso del torrente Coserie,
agile via di penetrazione dalla costa ionica verso l’interno.Si
tratta di un sito di notevole interesse storico, archeologico e
paesaggistico per la straordinaria mole di dati che ancora giacciono
“sepolti” al di sotto del manto erboso che riveste il Parco e che solo
in minima parte è possibile apprezzare attraverso le vestigia del
poderoso circuito murario che, con torri, porte e camminamenti si impone
alla vista del visitatore e lo accompagna come silenziosa guida durante
tutto il percorso all’interno del Parco. A questo si aggiungano i
resti dell’edificio connotato come “teatro” e del cosiddetto “lungo
muro” , che accolgono il visitatore subito dopo l’ingresso al Parco e la
cui scoperta, nel corso degli anni Cinquanta del secolo scorso, ha
permesso di riconoscere nel sito di Castiglione di Paludi, un abitato
fortificato databile tra il IV ed il III sec. a.C. Sono i Brettii,
popolazioni lucane che dal 356 a.C. insediandosi in Calabria, tra le
alture, diventano i protagonisti indiscussi della nostra storia, in un
turbinio di forti conflitti con le poleis greche, dislocate a più
stretto contatto con le coste e aperte verso il mare e le sue genti.
Sarà proprio il contatto con le genti greche a fare dei Brettii, dipinti
dalle fonti antiche come pastori ed agricoltori, dediti alle
scorribande, un popolo che si connota attraverso la cultura materiale
come fortemente “ellenizzato” ossia intriso di cultura greca. E sono
proprio i Brettii gli uomini che hanno abitato e vissuto sull’altura che
oggi è il Parco Archeologico di Paludi e che qui, tra il IV ed il III
sec. a. C., hanno plasmato un abitato fortificato dalle connotazioni
fortemente elleniche. Tuttavia, il lavoro di ricerca fatto a partire
dagli anni Cinquanta del secolo scorso, ha dimostrato che il sito era 
occupato già secoli prima, tra il IX e l’VIII sec. a.C., dalle
popolazioni indigene (Enotri) che, come gran parte dei siti indigeni
coevi, dislocati sulle alture che a mò di corona circondano la piana di
Sibari, vengono annientati dall’arrivo degli Achei che, nell’ultimo
quarto dell’VIII sec. a.C., fonderanno la polis greca di Sibari.A
Castiglione di Paludi, gli Enotri possono essere conosciuti attraverso
le sepolture individuate nella vicina Piano Agretto, scelta per
insediare lì “la città dei morti”, utilizzata successivamente anche da
parte  dei Brettii,  per le proprie deposizioni funerarie.Ma il
Parco di Castiglione di Paludi non è solo questo, perché all’interno di
esso il visitatore può muoversi tra i resti delle case private,
espressione di una comunità che ha appreso dai Greci anche l’arte di
costruire gli spazi domestici e soprattutto l’organizzazione urbana
delle superfici destinate alle aree abitative, con una grande strada
(plateia) che, intersecandosi ad angolo retto con strade minori
(stenopoi), crea gli isolati in cui si dislocano le abitazioni private.Queste
ed altre storie saranno narrate, attraverso una serie di visite
guidate, sabato 26 settembre 2020, dalle 10.00 alle 14.00,  dai
Funzionari Archeologi della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della
Provincia di Cosenza che, unitamente all’Amministrazione Comunale di
Paludi, ente proprietario del Parco Archeologico, lo ha inserito nella
più ampia manifestazione delle Giornate Europee del Patrimonio 2020,
affinché questi stessi luoghi, silenziosi e nascosti, possano diventare
spazi di apertura e condivisione culturale.PROGRAMMA:-
Ore 9.30: ritrovo dei partecipanti a Paludi, presso Il CENTRO CULTURALE
POLIFUNZIONALE, Via Giuseppe Verdi e trasferimento al Parco
Archeologico, con navetta messa a disposizione dall’Amministrazione
Comunale, in gruppi di 15 persone;- Ore 10.00: inizio visite guidate
presso il Parco Archeologico, a cura della dott.ssa Giovanna Verbicaro e
del dott. Lino Traini, Funzionari Archeologi della SABAP-CS.Al
termine della visita i partecipanti potranno recarsi presso la “casa
colonica”, all’interno del Parco Archeologico, per un “aperitivo di
benvenuto”, offerto dall’Amministrazione Comunale.Nel
rispetto delle norme Anti-COVID l'accesso sarà contingentato e solo se
muniti di mascherina. Potrebbe essere rilevata la temperatura corporea.

Address
VIA SAN MARTINO, 87060, Paludi

39.5362035, 16.6896325