920 passi...dalla comunità all'Europa
EX CONVENTO O.M.I.
Sulle colline orientali di Roviano, a circa 60 km da Roma, sorge una maestosa struttura oggi in stato di abbandono: l’ex Convento dei Missionari Oblati di Maria Immacolata (O.M.I.). Situato su un’altura a circa 500 metri di altezza, il convento si erge come una solitaria vedetta sulla Valle dell’Aniene. Da qui, lo sguardo spazia sul bivio tra la via Tiburtina Valeria e la via Sublacense, che conduce alla storica città di Subiaco, sede dei monasteri di San Benedetto e Santa Scolastica. San Benedetto da Norcia, fondatore del monachesimo occidentale e Patrono d’Europa, ha lasciato un’eredità culturale e spirituale che risuona ancora oggi tra queste terre.La scoperta dell’ex convento è stata il fulcro di un progetto educativo da me guidato. La scintilla che ha innescato la curiosità dei ragazzi è nata da un’uscita del gruppo scout che li ha portati sul luogo. Successivamente, con la scuola, è stata organizzata un’escursione che ha permesso loro di esplorare il convento e i suoi dintorni. Durante l’escursione, i ragazzi hanno scoperto che il luogo si trova a soli 920 passi in direzione nord-est dalla loro scuola, un dettaglio che ha ulteriormente rafforzato il legame con il territorio. La ricerca ha stimolato l’entusiasmo e la curiosità di un gruppo di quattro studenti della scuola secondaria di Roviano. I ragazzi hanno appreso l’importanza della ricerca storica, della documentazione e della valorizzazione del patrimonio culturale locale. Attraverso sopralluoghi, interviste e analisi di fonti storiche, i giovani esploratori hanno ricostruito la storia e il significato di questo luogo, imparando a guardare il proprio territorio con occhi nuovi e curiosi. L’ex Convento O.M.I. è un luogo capace di accendere la fantasia dei ragazzi e di stimolare la curiosità. La sua grandezza imponente, i racconti legati alla sua storia e le tracce di un passato pieno di vita offrono spunti affascinanti per un viaggio nel tempo. Qui si intrecciano storie di sport, avventure internazionali e persino aneddoti curiosi, come il pomodoro speciale coltivato nei suoi giardini. È un luogo che invita i giovani curiosi a immaginare com’era la vita di un tempo e a riflettere sull’importanza della memoria storica. Costruito nei primi anni del Novecento, il convento fu voluto dalla congregazione internazionale dei Missionari Oblati di Maria Immacolata come casa per le vacanze dei seminaristi provenienti da tutto il mondo. In breve tempo, la struttura divenne un vivace centro di attività culturali e sportive, dove i seminaristi insegnavano ai giovani locali discipline come il basket e il rugby. Dotato di una piscina olimpionica, campi da calcio, tennis e basket, un teatro e un ampio giardino, il convento incarna un esempio di incontro e scambio interculturale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il convento cambiò radicalmente funzione. Dopo l’8 settembre 1943, fu requisito dai tedeschi e trasformato in ospedale per i soldati italiani e tedeschi. Questo evento segnò profondamente Roviano: il paese subì bombardamenti che causarono gravi perdite umane e materiali. I ragazzi hanno voluto scrivere una poesia. Dopo essere stato abbandonato dagli Oblati negli anni ’70, il convento passò a vari proprietari senza che si riuscisse a preservare l’integrità. Con il tempo, la struttura, composta da cinque piani e circa 100 stanze, ha subito gravi danni strutturali, tra cui il crollo di piani e finestre, rendendola inagibile. Tuttavia, la sua maestosità, con la facciata principale ornata da 76 finestre, testimonia ancora oggi il suo antico splendore. Inserito nei "Luoghi del Cuore" del FAI, l’ex Convento O.M.I. rappresenta un simbolo del passato di Roviano. Oltre al suo valore architettonico, conserva aneddoti affascinanti, come l’eco persistente che si ode nei dintorni e la coltivazione di un particolare pomodoro, introdotto da uno dei rettori e noto per la sua polpa succosa e profumata, ideale per la preparazione di sughi. Il convento ha svolto un ruolo fondamentale nel promuovere lo scambio culturale e linguistico, accogliendo giovani europei e internazionali e stimolando l’interazione con la comunità locale. La sua storia, intrecciata con le vicende del Novecento, lo rende un luogo di grande interesse per la memoria collettiva e la valorizzazione del patrimonio culturale europeo.
PER SAPERNE DI PIÙ : https://www.youtube.com/watch?v=-_za0Mu_9Us