Il Castello Svevo di Bari: una fortezza che racconta l’Europa
Questo video nasce con l’obiettivo di sperimentare nuovi linguaggi per raccontare il patrimonio culturale europeo. Il progetto non si è limitato alla realizzazione di un prodotto audiovisivo, ma ha rappresentato un vero e proprio percorso di apprendimento, collaborazione e creatività.
Il lavoro è iniziato con una fase di progettazione condivisa. Gli studenti hanno discusso idee, obiettivi e modalità narrative, riflettendo su come trasformare un bene storico in una storia visiva capace di comunicare emozioni, informazioni e significati. Questa fase ha richiesto capacità di ascolto, confronto e scelta, elementi fondamentali nel lavoro di gruppo.
I ragazzi hanno, inoltre, acquisito competenze tecniche di base e avanzate: dall’uso dello smartphone per le riprese, alla gestione dell’audio, fino all’utilizzo di software di montaggio. Hanno imparato a selezionare le immagini più efficaci, a costruire una sequenza coerente, a dosare tempi e ritmi, e a integrare testi, musica e voce narrante in modo equilibrato.
Particolare attenzione è stata dedicata al linguaggio audiovisivo. Gli studenti hanno compreso come ogni scelta – un’inquadratura, un taglio di montaggio, una transizione – influenzi il messaggio finale. Il video è diventato così uno strumento di interpretazione del patrimonio, non una semplice registrazione della realtà, ma una narrazione consapevole.
Il lavoro di editing ha rappresentato il momento più complesso e stimolante del progetto. Attraverso prove, revisioni e confronti continui, i ragazzihanno sviluppato pazienza, spirito critico e capacità di problem solving. Ogni difficoltà tecnica è diventata un’occasione di crescita e ogni errore una possibilità di miglioramento.
Questo progetto ha inoltre favorito lo sviluppo di competenze trasversali: collaborazione, responsabilità, gestione del tempo e rispetto dei ruoli all’interno del gruppo. Ognuna ha contribuito secondo le proprie inclinazioni, dimostrando come il lavoro creativo sia il risultato di un impegno collettivo.
La partecipazione a Young European Heritage Makers ha dato un significato più ampio all’esperienza. Gli studenti hanno compreso di essere non solo fruitori, ma anche creatori di contenuti culturali, capaci di reinterpretare il patrimonio europeo attraverso strumenti digitali e uno sguardo giovane. Raccontare il patrimonio con il video significa renderlo accessibile, attuale e condivisibile, soprattutto per le nuove generazioni.
Questo progetto dimostra come il patrimonio culturale possa diventare un laboratorio educativo, in cui storia, tecnologia e creatività si incontrano. Attraverso il video editing, i ragazzi hanno trasformato un’esperienza formativa in un atto di partecipazione attiva alla costruzione della memoria europea, diventando vere Young European Heritage Makers.