“Ritmi dinamici” a Palazzo Sylos Calò

Country
Italy
Year
2025
Mentor
Prof.ssa Rita Mavelli
(Liceo artistico L. Russo di Monopoli/ indirizzo design del tessuto)
Participants
Elisabetta
Sara
Raoul
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Overview

Il Palazzo Sylos Calò di Bitonto, con la sua collezione museale, rappresenta molto più di un semplice contenitore di opere d’arte: è un luogo in cui la memoria della comunità si stratifica e prende forma. Il palazzo signorile nasce nel corso del XVI secolo, come residenza della famiglia Sylos, originaria di Burgos. Francesco Saverio Sylos fece restaurare in forme rinascimentali, costruzioni più antiche che aveva acquisito. L’ingresso monumentale, che presenta in alto medaglioni con teste di imperatori romani, e l’armoniosa loggia, che si affaccia sulla piazza, sono elementi dell’architettura tardo rinascimentale che caratterizza il palazzo. Sopra le arcate della loggia si legge ancora un’iscrizione con la data 1583, anno in cui furono terminati i lavori, mentre fra le arcate compaiono nicchie con statue femminili, che simboleggiano le virtù teologali.

Il palazzo ospita una preziosa collezione di disegni, dipinti e sculture generosamente donati nel 2004 da Girolamo e Rosaria, Gioacchino e Carmen Devanna, che hanno voluto condividere con la collettività il proprio patrimonio familiare. Nasce così la Galleria Nazionale della Puglia intitolata alla famiglia Devanna, che comprende opere databili tra il XVI ed il XX secolo, di autori italiani e stranieri, ed gestita dalla Direzione Regionale Musei di Puglia, organo periferico del Ministero della cultura. 

Per Bitonto, il patrimonio custodito nel Palazzo è una radice identitaria: ogni dipinto, ogni scultura, ogni disegno rappresenta un tassello di un’eredità collettiva che appartiene non solo agli studiosi o ai visitatori, ma a ogni cittadino. Questa scelta simbolica rappresenta l’idea che la cultura non deriva soltanto dal passato, ma nasce continuamente dal rapporto tra opere e comunità. Inoltre questo contenitore culturale si inserisce in una tradizione europea più ampia: quella dei musei civici nati per custodire la storia locale e metterla in relazione con quella degli altri paesi europei.

La conoscenza del Palazzo e della sua preziosa collezione, avvenuta attraverso un percorso di ricerca documentaria e l’esplorazione diretta degli ambienti della residenza signorile con le opere esposte, con il generoso contributo della direttrice del museo e del personale del servizio didattico, hanno costituito un’esperienza di forte densità emotiva per i giovani ed ha ispirato la creazione di opere rappresentative dell’architettura del palazzo e della sua funzione di contenitore museale.

“Ritmi dinamici” a Palazzo Sylos Calò combina il linguaggio fotografico con quello del design del tessuto. Dettagli dell’architettura del palazzo compaiono entro le maglie di una texture ispirata ai motivi grafici e lineari di un’opera di Giacomo Balla (Ritmi dinamici curvilinei e scattanti) presente nel museo.