UNA PASSEGGIATA... "LIBERTY" PER ASCOLI PICENO

Pays
Italy
Année
2025
Mentor
BRUNI ANTONELLA
(IC "LUCIANI SS. FILIPPO E GIACOMO")
Participants
ELISA
BENEDETTA
LUDOVICA
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Vue d'ensemble

È una domenica d'inverno, una di quelle giornate fredde ma luminose, in cui l'area frizzante ti accarezza il viso e il cielo sembra più azzurro del solito, le mie amiche ed io abbiamo deciso di regalarci una passeggiata nel centro storico di Ascoli Piceno, senza una meta precisa, vagare solo per stare insieme e scoprire magari qualche angolo nascosto della città. Camminando, tra risate e chiacchiere, ci inoltriamo tra le “rue”, strette vie così chiamate perché assimilate alle  rughe del viso e, ad un certo punto, ci troviamo davanti uno strano  murales. Un’intera parete di un palazzo antico con file di pappagalli e  lumachine stilizzate, colombi, grandi papaveri rossi che incorniciano le finestre. C’è anche una strana finestra che per metà sembra un balcone chiuso, a Ludovica ne ricorda una vista in Inghilterra, detta “bow window". Ma si, questo è il Liberty.

Ecco, trovato lo scopo della nostra passeggiata, individuare il volto Liberty della città. Arriviamo in centro allo storico Cinema Olimpia, il primo cinema di Ascoli che venne inaugurato nel 1915, pochi anni dopo l'invenzione dei Fratelli Lumiére. Vide il passaggio dal cinema muto , quando la proiezione delle immagini sullo schermo era accompagnata dalle note di un pianoforte sistemato ai piedi del palcoscenico, a quello sonoro. Nel 1984, divenuto inagibile, l’Olimpia venne chiuso anche perché nel frattempo il centro storico si era spopolato e la televisione aveva sostituito il fascino delle sale cinematografiche.

Oggi è restituito alla cittadinanza come sede di un’associazione culturale e sociale la “Bottega del terzo settore” che promuove diverse iniziative culturali.

Non sembra un cinema perché all’esterno ha grandi vetrate,  lampade in ferro battuto e mascheroni in argilla in  ricordo della sua iniziale funzione di cineteatro.  Benedetta si immagina lì, elegantemente vestita, pronta ad assistere alla prima di uno spettacolo. tra  gente  con cappellini e borsette curiose… 

Scrollo la mia amica dal sogno, ci rimettiamo alla  ricerca e poco distante ecco Palazzo Bazzani.

Quante volte ci sono passata  davanti e quegli elefanti  non li ho mai visti!

Edificio imponente, costruito nel 1912, la sua bellezza sta proprio nei particolari, : cornicioni con festoni,teste di ariete, api, melograni e altri simboli della ricchezza e dell'operosità,   un maestoso  portale ove campeggiano due elefanti. Dietro però troviamo una sorpresa, due trifore medievali e… non capiamo più. Allora vado su internet e scopro che questo palazzo, oggi banca, è stato costruito su un'area occupata dall'ex convento benedettino di Sant'Onofrio, di cui restano tre trifore del periodo gotico. Certo…., perchè la mia città ha una lunga e antichissima storia…Si dice infatti che “Ascoli era Ascoli quando a Roma c’erano i pascoli” proprio ad indicare che le sue origini sono più antiche di Roma!

E’ tardi, decidiamo di prenderci una pausa e dove se non nel luogo più liberty di Ascoli? Il mitico e meraviglioso Caffè Meletti.

Inizialmente questa palazzina ottocentesca era stata costruita per ospitare un ufficio postale ma,  nel 1907, Silvio Meletti lo trasformò in uno degli esempi più raffinati di Liberty marchigiano  e lo inaugurò  come elegante caffè.

La facciata rosa antico è in stile neoclassico per armonizzarsi alla rinascimentale piazza  ma nasconde un interno elegante, con immagini di intrecci della pianta dell’anice, lampadari,specchi e decori in ottone, velluti, tavolini in marmo e sedie Thonet. 

Pensato come luogo  per accogliere i viaggiatori, negli anni è diventato un vero salotto cittadino frequentato da artisti, scrittori e personaggi illustri, tutti affascinati dalla sua atmosfera unica e dal liquore all’anice, l’Anisetta. Sedute  a un tavolino, sorseggiando una cioccolata calda ci sentiamo un po’ più importanti perchè qui, dove siamo sedute noi c’è stato il re d’Italia Vittorio Emanuele, il poeta Trilussa che, goloso dell’Anisetta, scrisse “Quante favole e sonetti m’ha ispirato la Meletti”, e il pittore Guttuso che chissà,  ci avrebbe ritratte immortalandoci nella storia, meglio di un selfie.

Ma qui hanno girato anche tanti spot pubblicitari e  film come "L'ombra del giorno" (2022), con Scamarcio,  "I Delfini" (1960) con Claudia Cardinale, nel 1972, "Alfredo, Alfredo", con Dustin Hoffman e Stefania Sandrelli. Personaggi famosi che hanno amato la nostra città prima e l’anisetta poi, sono stati anche Hemingway e Jean Paul Sartre  che  così colpito dalla nostra bella e particolare città affermò - “Passeggiare per le strade di Ascoli Piceno, per i vicoli divisi tra ombra e sole, equivale a sfogliare a caso un libro di storia dell’arte italiana, imbattendosi nelle illustrazioni più rappresentative ed espressive”.

E’ stata una giornata semplice, fatta di amicizia, curiosità e bellezza. 

E’ ormai buio e  la città si riempie di luci soffuse, ma nei nostri occhi resta la bellezza di ciò che abbiamo visto. Tornando a casa, infreddolite ma con il cuore pieno, abbiamo capito che a volte basta una semplice passeggiata tra amiche per scoprire quanto la nostra città sia affascinante e ogni volta ci mostri un volto  diverso ma sempre amico.